Gentile dottore, le avevo già scritto qualche settimana fa per riferirle alcuni miei sintomi accusati da un po' di tempo( palpitazioni, numerose extrasistoli sia a riposo che durante minimi sforzi, quali il semplice camminare, o alzarsi da una sedia, stanchezza, senso di oppressione al petto, a volte dolori diffusi al petto, sensazione di non riuscire a respirare bene e conseguente bisogno di fare profondi respiri). Proprio ieri, terrorizzata da questa varietà di sintomi, mi sono recata per l'ennesima volta dal cardiologo il quale mi ha sottoposta sia ad un elettrocardiogrammma, sia ad un' ecografia; esito dell'elettrocardiogramma: ritmo sinusale, frequenza 70; P 1; PQ 0,20; QS 0,04; QT 0,32; AQRS +30; conclusioni: tracciato nei limiti della norma. Esame obiettivo: click puntale. Presione arteriosa 130/80. ESITO DELL'ECOGRAFIA: cavità V e S nei limiti. Spessore settale e parietale nella norma. Conservata è la cinesi e la cogliance ventricolare. Lembi mitralici mobili, con atteggiamento prolassato del lembo anteriore. Aorta normale. Il doppler mostra tracce di rigurgito mitralico e tricuspidalico. La EF è del 50%.
Sono a conoscenza già dal 1991 di avere un
Prolasso della valvola mitralica. Ho chiesto al mio medico di essere sottoposta all'holter. Lui mi ha detto che molti dei miei sintomi dipendono dal mio stato ansioso ( sono molto ansiosa e mi sento in uno stato di perenne allarme, anche di notte, quindi non dormo bene da anni e non riesco a rilassarmi in alcun modo). Le chiedo: temo che la mia valvola si presenti "normale" in situazione di riposo e che risponda invece male ad eventuali sforzi: è possibile questo? Un'
Insufficienza valvolare di una certa importanza avrebbe dovuto essere stata individuata attraverso l'
Elettrocardiogramma fatto? Grazie.