Gentile dottore, le sarei molto grata se riuscisse
Gentile Dottore, Le sarei molto grata se riuscisse a darmi un parere (ed anche un conforto) sulla situazione che sto vivendo da un paio d'anni circa e che sta diventando un incubo.
Nell'ottobre 2005, improvvisamente, ho iniziato ad avere una sorta di eczema al volto (fronte, mento e palpebre) con forte prurito...specialmente le palpebre erano gonfie con progressiva desquamazione, tanto ispessite da sembrare di cartone. Purtroppo a causa del forte prurito mi grattavo fino a sanguinare con conseguente infezione delle zone interessate. Dopo circa quindici giorni dall'inizio di questo calvario ho iniziato ad avvertire prurito (e conseguenti lesioni da grattamento) ai lobi delle orecchie e dei padiglioni esterni. Poi si è diffuso dietro alle orecchie, alla nuca fino ad abbracciare tutto il collo posteriormente e per una parte anteriormente, sulle spalle e sulla parte alta della schiena. Infine nella zona pubica (decisamente fastidioso nonchè imbarazzante).
Ho fatto una visita presso un noto dermatologo della mia città, il quale ha presupposto una causa allergica. Mi ha prescritto patch-test che hanno evidenziato solo una modesta allergia al nichel e ad una miscela non ben identificata di essenze profumate che si trovano comunemente in tutti i prodotti per l'igiene del corpo e nei cosmetici. Il dermatologo mi ha prescritto due tipi di creme da applicare alternativamente sulle zone interessate (cortisoniche....).
Ho acquistato tutti prodotti (cosmetici compresi) nichel-free, senza profumo e senza conservanti. Mi sono astenuta dall'assunzione di cibi contenenti nichel in quantità significativa e dall'indossare oggetti metallici. Dopo un periodo di trattamento (da novembre 2005 a primavera 2006) le cose sono migliorate e la mia pelle è tornata si può dire come prima, anche il prurito è scomparso. Durante l'estate 2006 non ho avvertito nessun fastidio e pensavo di avere risolto la situazione. Ad ottobre 2006, però, è ricominciato il tutto. Iniziando da un minuscolo puntino alla base del collo si è poi diffuso nelle medesime zone colpite l'anno precedente. Con l'applicazione delle creme il sintomo spariva, ma appena sospendevo riprendeva in egual misura. Ho consultato un altro dermatologo, che ha escluso categoricamente si tratti di psoriasi. Non è cambiato nulla. Ho consultato allora un allergologo che mi ha prescritto analisi del sangue con ricerca di allergeni per una lunga lista di alimenti e test allergici cutanei. Non è stato individuato nessun cibo colpevole, mentre c'è stata reazione per alcuni tipi di polline e pelo di gatto. L'allergologo mi ha sconsigliato di avventurarmi nel campo delle intolleranze alimentari e mi ha congedato simpaticamente dicendomi di tenermi il mio prurito.
Con l'arrivo della stagione estiva le cose sono migliorate un po', ma non come nell'estate precedente.
Non sapendo più a che santo votarmi, ho provato persino a sottopormi ad alcune sedute di agopuntura. Il medico che la praticava (un orientale d.o.c.) ha escluso che si trattasse di stress (come da me suggerito....in effetti ho avuto alcuni problemi negli ultimi anni...prima ho perso mio marito in un incidente e sono rimasta sola, a 31 anni, con due figli piccolissimi, e successivamente, alcuni mesi prima della comparsa dei sintomi, ho vissuto un forte stress per una situazione sentimentale sbagliata). Ma anche dopo cinque (...costose...) sedute di agopuntura le cose non miglioravano. Il medico stesso era stupito perchè a suo dire già dalla terza seduta avrei dovuto vedere un netto miglioramento. Egli sosteneva che lo stress non esiste e che la mia era un'allergia alla polvere (?!?) decisamente aggressiva. Finalmente alla settima seduta qualcosa è cambiato. Ancora una volta ho creduto di avere risolto il problema. Ma la mia era una pia illusione. Nell'autunno 2007 tutto è ricominciato e in maniera ancora più aggressiva. Il prurito sempre più intenso e di conseguenza le lesioni che il grattamento provocava sempre più estese. Il prurito è comparso anche sugli avambracci (specialmente il sinistro) con una serie di puntini rossi. Ho usato le creme cortisoniche prescrittemi all'inizio dal dermatologo, ma solo saltuariamente perchè non sono molto favorevole a questo genere di farmaci. Ho alternato con pomate fitoterapiche, omeopatiche, vasellina, burro di karitè, ma con scarsi risultati, tranne quelli di ammorbidire la pelle e alleviare temporaneamente i sintomi. Ho deciso di fare un ulteriore tentativo. Mi è stato suggerito di provare con l'idrocolonterapia, per eliminare le tossine che forse potevano essere la causa del mio disturbo. Dai primi di gennaio 2008, in abbinamento all'idrocolonterapia (ho già fatto due sedute) il medico mi ha prescritto una cura omeopatica, addebitando il mio malessere ad una forte rabbia repressa con conseguente disbiosi intestinale, che ha offeso in modo importante il mio fegato. Ho sospeso l'assunzione di caffè, fritti, uova, cioccolato, peperoncino, alcolici.
Inizialmente con la cura omeopatica i sintomi sembrano addirittura essersi aggravati, ma mi ha spiegato il medico che è normale, che il mio corpo sta reagendo.
Vero è che durante il giorno ora il prurito è meno intenso...ma la notte il problema si ripresenta amplificato. Come appoggio la testa sul cuscino (che era di lana e che ho sostituito con un cuscino sintetico) inizia la tortura. Se riesco ad addormentarmi è già qualcosa, salvo poi svegliarmi nel cuore della notte o di primo mattino con una crisi di prurito insopportabile. Mi bagno con dell'acqua fresca e per un po' si calma.
Il mio compagno dice che di notte sono abbastanza sudata. Io credo che l'ambiente caldo-umido del letto favorisca il prurito. Colpa forse del piumino d'oca?
Non so più cosa pensare. Addirittura mi sto allarmando leggendo qua e là in internet che il prurito è in alcuni casi la spia di gravi malattie. Questa situazione mi sta distruggendo, sta diventando un problema psicologico oltre che estetico.
Ringrazio anticipatamente chiunque abbia avuto la pazienza di leggermi fin qui e che possa darmi un parere o un consiglio.
Cordialmente