I valori pressori vengono mantenuti nell’assumere la posizione eretta dall’incremento della gettata cardiaca, mediato dall’aumento della frequenza cardiaca e della forza di contrazione del miocardio, e delle resistenze arteriose periferiche: tale risposta è modulata dal sistema nervoso autonomo e da modificazioni neuroormonali. La postura modifica i valori pressori in modo diverso nei singoli individui e diversamente nello stesso individuo in circostanze diverse: ciò dipende dal grado di attivazione e di eccitabilità del sistema nervoso autonomo simpatico e ortosimpatico: se i valori pressori dipendessero unicamente da fattori idrostatici, l’assunzione della posizione eretta comporterebbe un brusco calo dei valori pressori per la riduzione improvvisa del ritorno venoso al cuore: questo accade per esempio nei pazienti in cui i meccanismi di compenso neurogeno non funzionano e in cui l’assunzione della posizione eretta porta ad ipotensione acuta e sincope. Tornando a Lei , è possibile che al mattino presto sia meno reattivo agli stimoli, mentre alla fine della mattinata e del pomeriggio vi sia un maggior grado di stress; la riduzione dei valori pressori dopo il pasto è fenomeno noto e si realizza per la vasodilatazione del sistema vascolare che irrora l’intestino: dato particolarmente valido nell’anziano.