Gentili Dottori, dovendo fare 1 cura con antidepressivo per un periodo di almeno 6 mesi-1 anno a causa di una depressione ansiosa, mi si prospetta,dai curanti, di poter utilizzare o la paroxetina o la venlafaxina (efexor r.p. 75 da incrementare a 150). Siccome ho le ALT leggermente alte (57 contro le 46 massime) e la creatinina a 1,35 (massima 1,3) per i quali organi è in programma l' effettuazione di una ecografia, vorrei sapere quale dei 2 farmaci è consigliabile utilizzare con maggiore tranquilità per fegato e reni, avendo letto sulla guida all' uso dei farmaci del ministero che: per la PAROXETINA, si deve dimezzare la dose solo in caso di insufficienza epatica GRAVE (niente per la lieve e la moderata) e in caso di insufficienza renale MODERATA si può iniziare con la dose normale, con piccoli incrementi se necessari: per la VENLAFAXINA, dimezzare la dose nell’insufficienza epatica lieve e moderata; evitare in quella grave; e, in caso di insufficienza renale,da lieve a moderata,dimezzare la dose se la clearance della creatinina è 10-30 ml/minuto; grave Evitare l’uso. Quindi, la paroxetina sembra più innocua per gli organi suddetti. La mia neurologa invece dice che non ci sono sostanziali differenze fra le 2 molecole, e che la venlafaxina è più efficace, cosa di cui sono convinto anch'io, ma ci tengo a badare molto agli effetti su fegato e reni, anche perchè la cura si profila abbastanza lunga e non sono più un ragazzino. Vi ringrazio di tutto cuore per i preziosi suggerimenti che potrete darmi. Buon lavoro. M.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Sebbene non siamo degli esperti nell’uso di tali farmaci, di competenza del neurologo, riteniamo comunque che essi siano simili e sono del tutto rari i casi di danno epatico da uso di tali farmaci.