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Gentili dottori, ho 23 anni e da circa 3 mesi

Gentili dottori, ho 23 anni e da circa 3 mesi soffro di alcuni disturbi che stanno cambiando la mia vita in modo radicale (non ho voglia di fare nulla, non mi va di uscire ed ho assoluto bisogno di qualcuno che mi stia vicino perchè ho sempre paura di sentirmi male da un momento all'altro). Sono un soggetto MOLTO ansioso ed ipocondriaco (un minimo dolorino mi fa nascere una preoccupazione enorme). Avverto tachicardia legata ad un forte senso di malessere, talvolta pesantezza allo Stomaco soprattutto dopo i pasti, dolori localizzati nella parte superiore dello stomaco, dolori alle costole e che a volte si protraggono fino alle parto superiore e centrale del dorso. Ogni tanto non riesco a respirare a fondo. Ho eseguito una serie di esami clinici nel 2003: elettrocardiogramma ed ecocardiogramma, ecografia allo stromaco, tutti con esito negativo. Ultimamentemi h visitato un gastroenterologo. Questi, dopo avermi ordinato le analisi del Sangue per il controllo della tiroide (che secondo il suo parere poteva essere possibile origine delle palpitazioni ed anche queste, fortunatemente, nella norma) mi ha consigliato una compressa di Valpinax (20mg) al giorno (assumo il farmaco da 3 settimane e dovrò continuare tale terapia per un'altra settimana). Devo convincermi, come sostengono i medici ed altrettanto i miei genitori, che sono tutti disturbi legati al mio estremo stato di Ansia o i sintomi possono condurre ad altra diagnosi? Tengo a precisare che gli studi universitari mi stressano MOLTISSIMO e che, purtroppo, non pratico alcuna attività fisica. Vi ringrazio.
Risposta del medico
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Gentile lettrice, dalle sue parole colgo uno stato di sofferenza molto intenso. Non desidero perciò liquidare la sua domanda dicendole semplicemente che è assai probabile che coloro che le vogliono bene abbiano ragione. Tuttavia gli elementi che lei mi offre orientano prevalentemente in questa direzione. Sfortunatamente siamo disposti ad accettare una cardiopatia molto più facilmente che un disturbo della personalità. Eppure alla sua età questi problemi possono essere affrontati radicalmente e con pieno successo. La medicina non è una scienza esatta. Perciò non si può escludere che lei abbia una patologia, magari difficile da rilevare. Tuttavia la probabilità maggiore è quella di un disturbo funzionale. Le consiglierei solo, prima di assumere farmaci al di fuori di un progetto di cura preciso, di rivolgersi ad uno specialista (Psicoterapeuta) per un colloquio.
Risposto il: 17 Novembre 2005