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Gentili dottori, mio padre è affetto da cirrosi

Gentili Dottori, mio padre è affetto da cirrosi epatica scompensata HBV+ ed è stato recentemente ricoverato in ospedale in seguito ad un'episodio di scompenso ascitico ed encefalopatia (difficoltà di concentrazione e coordinazione nei movimenti, sonnolenza, flapping temor ed elevati livelli di ammonio nel sangue). Per quanto concerne l'encefalopatia, durante il ricovero la terapia è consistita sostanzialmente nell'uso del Laevolac (2-3 volte al giorno - sia per via orale che tramite clisteri) e del Normix (2 cp mattina e sera). Poiché in occasione di un precedente ricovero, presso una diversa struttura, erano state praticate per lo stesso problema anche delle infusioni di aminoacidi ramificati, ho chiesto chiarimenti ai medici sul perché non venissero somministrati anche in questa occasione, e mi è stato risposto che "non è dimostrato" che l'uso di tali aminoacidi sia realmente efficace nell'encefalopatia oppure che questi "non vengono più utilizzati" per tale scopo. Vorrei un vostro gentile parere in merito all'impiego degli aminoacidi ramificati nell'encefalopatia epatica e se la terapia assegnata a mio padre può considerarsi corretta. Molte grazie.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
L’uso degli aminoacidi a CR è effettivamente dibattuto. Tuttavia, nella pratica clinica bvengono usati, in caso di encefalopatia epatica avanzata (grado 3-4), cioè in una fase avanzata.
Risposto il: 21 Dicembre 2007