Gentili signori, già vi ho posto due domande riguardo la situazione di mia madre, alle quali avete già risposto in maniera esauriente. Purtroppo ulteriori sviluppi mi portano ad interpellarvi di nuovo. Breve riassunto: mia madre, sottoposta ad ecografia epatica, veniva informata di una formazione di cm 8 presente nel fegato. Successiva risonanza magnetica confermava dimensione e posizione (vicino vena porta) ed evidenziava in contenuto disomogeneo. Si è proceduto a
Biopsia mediante ago ecoguidato. Il prelievo effettuato consisteva in materiale liquido biancastro che, successivamente, veniva identificato come raccolta di cellule necrotiche amorfe. La lesione ha bordi netti ed è "sigillata". Dopo un berve ricovero l'hanno dimessa, poichè non presentava, e non presenta tuttora, alcun sintomo. Analisi del sangue nella norma, nessuna sofferenza epatica, tranne la bilirubina un po alta, ma considerando che è presenteun calcolo alla cistifellea ci hanno detto che è normale che sia così. Il problema è il seguente. Inizialmente si era deciso di eseguire un drenaggio della formazione. Ora, alla vista dell'esame istologico del contenuto della "sacca", hanno deciso di eseguire una ulteriore biopsia del bordo della lesione, in quanto NON hanno ancora escluso che possa trattarsi di tumore. Mi hanno infatti detto che alcuni tumori possono colliquare. Vi chiedo cosa ne pensate? Che tipo di
Tumore è quello che colliqua? Che percentuali di guarigione ci sono? Potrebbe essere una cisti che ha suppurato? La vicinanza alla
Vena porta può essere un segnale negativo? Grazie in anticipo per la risposta. Mi scuso per essermi dilungato.