Gentilissimi dottori, scrivo, in preda allo
Gentilissimi dottori,
scrivo, in preda allo scoramento, per un problema divenuto ormai davvero di difficile gestione. Ho 31 anni, sono alto 1,80 per 70 kg. Faccio regolare attività fisica, almeno un’ora di corsa quattro volte alla settimana, non fumo, l’unico mio vizio è rappresentato da due o tre bicchieri di vino a cena e 3 caffè al giorno. Il mio lavoro è impegnativo ma non particolarmente stressante; sono insegnante di storia e filosofia e svolgo attività di ricerca all’Università. Nonostante la mia attenzione alla salute però non riesco a liberarmi delle extrasistole. Ho sempre avvertito episodi saltuari ma, negli ultimi mesi, il problema ha assunto dimensioni preoccupanti Gli epsidodi infatti non sono più isolati ma possono durare anche un’ora; un periodo così lungo nel quale sento il cuore perdere continuamente colpi. Solitamente le crisi più lunghe compaiono durante la cena o immediatamente dopo. Aggiungo che, alle volte, mi capita qualche episodio isolato durante l’ellenamento e, ultimamente, proprio durante la corsa, ho avvertito spesso una fitta improvvisa al petto, della durata di circa un secondo, come se il cuore avesse realizzato un “battito troppo forte”. Questo ultimo fenomeno ha causato in me ulteriori, fortissime preoccupazioni. Questa estate mi sono recato dal cardiologo che mi ha sottoposto a prova da sforzo (massimale durata circa 15 minuti), ecocardiogramma ed elettrocardiogramma tutti negativi. Anche confrontando queste analisi con quelle risalenti al 2003 il cardiologo ha riscontrato un cuore in ottima forma, anche migliorato nella frequenza (50-60 battiti a riposo). Mi ha invitato a effettuare le analisi del sangue che si sono rivelate puntualmente nella norma.
Questo è il quadro, spero esauriente, al quale aggiungo la mia tristezza nel non trovare la causa e la soluzione di un problema che alle volte si rivela invalidante; ho paura per la mia salute futura, la qualità della mia vita e la sua stessa durata. Concludo, scusandomi per la lunghezza della mia domanda, dicendo che gli episodi descritti si sono moltiplicati dopo la visita. C’è effettivo pericolo di vita? Devo smettere di svolgere attività fisica intensa? Cosa posso fare?
Grazie