La paroxetina è un farmaco antidepressivo: fra gli effetti collaterali l’unico che ha una relazione con l’apparato cardiovascolare è il riscontro di tachicardia, tuttavia come effetto secondario all’attivazione simpatica senza influenza sullo stato funzionale cardiaco: sono stati invece segnalati casi di incremento degli enzimi epatici talora secondari a vere e proprie epatiti tossiche. Il farmaco deve essere sospeso gradualmente per evitare l’insorgenza di sintomi di astinenza quali insonnia, vertigini, palpitazioni, sudorazione, insonnia, nausea, ansia, irritabilità, parestesie e cefalee. Usualmente i disturbi sono transitori e di modesta entità e la sospensione graduale del farmaco ne impedisce l’insorgenza.