Buonasera.
Ho 66 anni. Alla fine di luglio sono stata colpita dall'herpes zoster oftalmico occhio destro). Curata con aciclovir (2 cicli a distanza di un mese) analogo unguento e 2 colliri. Dalla fine di gennaio non sono più in cura dall'oculista. La cornea è guarita, anche se la specialista si è meravigliata che nessuno mi avesse indirizzata da un infettivologo.
Ad agosto (clou dell'eruzione cutanea e dei dolori) in qualche occasione dei dolori lancinanti all'occhio ho avuto 3 volte le "convulsioni" non so come chiamarle ma braccia gambe e denti che si muovevano da sole in maniera parossistica. Un episodio è durato 20 minuti circa. Il problema è questo: a parte un prurito a volte snervante che prende a tratti dalla sommità della testa al sopracciglio e a parte che mi sembra sempre che qualcuno "tenga un dito" sull'esterno dell'occhio, quello che mi impensierisce è altro: prima la grande stanchezza, poi un senso di "impaccio" nel muovermi, una mano (la sinistra) che muovo più lentamente dell'altra, passi veloci ma corti non riesco ad andare dritta quando cammino (no vertigini) ed infine ogni tanto mi prende un tremore ora alla mano sinistra ora alle gambe, alla mano evidente alle gambe percepito solo da me.
Ultima cosa: a seguito della grande stanchezza il mio medico di famiglia mi ha fatto fare una serie di accertamenti a seguito dei quali mi ha mandato dall'ematologo: è risultato che abbia una gammopatia monoclonale di patologia incerta.
Secondo il mio dottore ho ed ho avuto attacchi di panico. Capisco di non aver dato molti elementi, ma mi piacerebbe sapere se può effettivamente essere riconducibile a paura, se è normale, se è necessario fare altri esami. Grazie.
Alcuni dei disturbi che sono riferiti (attacchi di tremore, impaccio del movimento alla mano sinistra) non possono essere in rapporto con l'Herpes Zoster, mentre possono esserlo il dolore ed il senso di peso al capo. Anche la gammopatia monoclonale è poco probabile che possa essere implicata. La terapia che ha seguito con farmaci antivirali è quella indicata in questi casi. Mi sembra che sia assolutamente necessario un parere neurologico diretto, dato che solo una visita accurata può rispondere ai quesiti richiesti.
Prof. Carlo Gandolfo - Ordinario di Neurologia all'Università di Genova