Ho 41 anni e dal 1997 mi è stata diagnosticata una
Fibrillazione atriale PAROSSISTICA in presenza di un
Cuore sano. Sono stato immediattamente scoaugulato, poi mi è stato prescritto il CORDARONE come farmaco antiaritmico. Dopo alcuni mesi è stato effettuato un tentativo di cardioversione esterna che non ha sortito alcun miglioramento per cui si è deciso di proseguire con una cura farmacologica; ho così assunto vari tipi di farmaci antiaritmici ma senza ragguingere un completo beneficio: ora assumo RITMONORM 150 3 compresse e LANOXIN 0,125 1 compressa al giorno. Nell'ultimo
Elettrocardiogramma si è riscontrato un FLUTTER ATRIALE 1C per cui mi è stato proposto di effettuare un'ablazione del FLUTTER ed in seguito, se non vi fosse giovamento, anche della FIBRILLAZIONE ATRIALE. Vorrei cortesemente il Vostro parere sulla scelta di effettuare due ablazioni presupponendo che la prima potrebbe non dare giovamento alla FIBRILLAZIONE ATRIALE la cui eliminazione è lo scopo finale prefisso. Nel caso di ablazione della FIBRILLAZIONE ATRIALE è consigliabile l'uso della CRIOABLAZIONE e quali potrebbero essere le speranze, in un caso come il mio, di eliminare totalmente e senza recidive tale FIBRILLAZIONE tanto da potere sospendere definitivamente l'uso dell'anticoaugulante? Vi ringrazio anticipatamente.