Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Ho 58 anni ed mi sono sottoposto a vari

Ho 58 anni ed mi sono sottoposto a vari procedimenti di ablazione per cercare di eliminare le crisi di Fibrillazione atriale, in due centro milanesi. Alla dimisisoni, in entrambi i casi mi hanno indicato la segene reapia: Almarytm 1 per 2 e sotalex 1 per 2; Il periodo più lungo senza crisi é stato di nove mesi. A quel punto, d'accordo con un altro medico, dopo nuove crisi, abbiamo sostituito il Sotalex con l'Isoptin, durata del beneficio 3 mesi. E' possibile combinare in qualche modo e in dosi che lei potrebbe ritenere possibili sia l'Almarytm che il Sotalex e l'Isoptin o si rischia un blocco visto che quello di primo grado, proprio per l'uso dei farmaci é già documentato dall'elettrocardiogramma? Mi hanno detto che un'altra ablazione avrebbe poche probabilità di successo visti risultati? Mi hanno roposto anche un pace-maker con terminologia inglese, che non mi farebbe sentire, una volta applicato, il Sintomo della fibrillazione, anche quando é in corso. Ma non é troppo presto a 58 anni? Grazie per la pazienza e la disponibilità. Un'ultima cosa: ma una vita più calma e me, o stressante farebbe davvero bene al Cuore e magari allontanerebbe le cirsi di FAP? Francesco.
Risposta del medico
Paginemediche
Paginemediche
La triplice associazione almarytm, sotalex e isoptin e’ controindicata e potenzialmente pericolosa senza darLe nessuna garanzia di mantenere il ritmo sinusale. Dalla descrizione che Lei fa mancano alcuni elementi per potere dare un giudizio certo su quale provvedimento terapeutico sia piu’ necessario per la sua fibrillazione atriale (quadro ecocardiografico, presenza e qualita’ dei sintomi associati, Ecgramma, resistenza alla terapia). A volte quando la FA e’ assolutamente refrattaria ai farmaci (manca l’amiodarone fra i farmaci da Lei citati ma immagino che sia stato gia’ preso in considerazione) e controllando adeguatamente la frequenza non si hanno sintomi e la qualita’ di vita e’ buona, puo’ essere presa in considerazione anche l’idea di lasciarla come permanente. Forse con il suo cardiologo potrebbe fare questa riflessione che non e’ una novita’ ma le risparmierebbe molti altri esami e accertamenti.
Risposto il: 27 Aprile 2006