Il pericardio è una sorta di “sacco” fibroelastico che avvolge completamente il cuore e l’origine dei grossi vasi che partono dal cuore. E’ formato da una parte esterna (pericardio fibroso o parietale) e da una parte interna (pericardio sieroso o viscerale). Nello spazio pericardio si trovano normalmente 25 ml di liquido citrino, prodotto dal pericardio viscerale. Il pericardio difende il cuore dalle aggressioni esterne, lo fissa strettamente dentro in mediastino, ne limita la distensibilità (soprattutto quando il cuore è dilatato) e, attraverso una piccola quantità di liquido in esso contenuto, impedisce l’attrito delle fibre durante la contrazione cardiaca. Il pericardio può essere interessato da processi infettivi o infiammatori (denominati “pericarditi”), a volte accompagnati dalla formazione di liquido più o meno abbondante tra i due foglietti. L’ecocardiogramma aiuta nella diagnosi di pericardite mettendo in evidenza la presenza di versamento pericardio (diagnosi certa) o mostrando un aumento dell’ecorifreangenza dei foglietti pericarditi (diagnosi più dubbia). Un aumento dell’ecorifrangenza dei foglietti pericarditi potrebbe quindi essere il risultato di una pregressa pericardite, magari decorsa in modi asintomatico o inserita nell’ambito di un banale processo influenzale. Tenga comunque presente la definizione di ecorifrangenza dei foglietti pericarditi è spesso soggettiva e dipende molto dalla sensibilità dell’osservatore.