Ho formulato in data 10.09.2008 una domanda avente
Ho formulato in data 10.09.2008 una domanda avente il seguente Codice: Y9132Q3N
A tutt'oggi non ho ricevuto alcuna risposta in merito.
Ad ogni buon fine la inoltro nuovamente, rimanendo in attesa di una vostra risposta. Distinti saluti.
...........Sono un donatore AVIS dal febbraio del 1994. Sino allo scorso anno donavo regolarmente presso un centro trasfusionale. Dal corrente anno, per motivi di lavoro, mi sono trasferito, per cui ho provveduto all'iscrizione presso altra Sezione AVIS. Presso la prima Sezione, che poi è stata l’unica fino al corrente anno, prima di ogni donazione, il medico preliminarmente effettuava una valutazione clinica del sottoscritto (battito cardiaco, pressione arteriosa, emoglobina - con rilascio immediato da parte del medico del tracciato cartaceo relativo ai valori dei globuli rossi, bianchi etc. etc.-), quindi la richiesta di notizie dall'ultima donazione effettuata, accertamenti quindi essenziali e primari al fine di valutare se fosse POSSIBILE O MENO procedere con la donazione - accertamenti indispensabili per la sicurezza del donatore che per quella del ricevente-. Cosa succede? Presso questa nuova Sezione, succede che la famosa procedura della "DIGITOPUNTURA" viene effettuata solamente alla prima donazione (IN ASSOLUTO) dopodiché per i donatori abituali e regolari (4 donazioni nell'arco di un anno) come il sottoscritto, non viene più effettuata. A questo punto ne ho parlato con il primario/responsabile de centro trasfusionale in discussione, sollevando il problema. Questi di tutta risposta mi riferiva quanto segue: "In riferimento a quanto da lei segnalato, è vero che il decreto 3.03.05 del Ministero della salute prevede, nell'allegato n° 5, che "prima di ogni donazione, il candidato donatore, viene sottoposto all'esame per la determinazione dell'emoglobina o dell'ematocrito. Dopo una più che trentennale esperienza, possiamo ribadire la nostra scelta sia per motivi organizzativi di risparmio di tempo di attesa per i donatori e sopratutto per evitare un notevole fastidio con la digitopuntura agli stessi donatori. E' da sottolineare che tantissime volte, la stragrande maggioranza dei donatori si è spesso lamentata per la digitopuntura, considerata come una "piccola tortura". Ma non è questo il motivo che ha condotto i medici del Servizio Trasfusionale a modificare la strategia: dall' analisi pluriennale di migliaia di risultatidi emoglobina, messi a raffronto con i risultati dell'emocromo post-donazione e sopratutto l'esame della ferritinemia effettuata ogni anno su tutti i donatori, ci ha consentito di "risparmiare" la digitopuntura, sopratutto nei donatori periodici, come Lei, che dona abitualmente sangue o emocomponenti; in particolare ci confortano i risultati ottenuti, in tutti questi anni, tenedo conto del valore prognostico della ferritinemia ai fini della valutazione dell'idoneità del donatore; infatti, prima che si verifichi un calo dell'emoglobina , nella stragrande maggioranza dei donatori abituali, che non hanno altre patologie, vi è un calo del valore della ferritina, che ci consente di prendere i dovuti provvedimenti per garantire la sicurezza dei donatori stessi (per esempio diradamento della frequenza donazionale, indagini più approfondite per scoprire la causa della carenza di ferro etc). In definitiva si considera di più il valore della ferritina, che permette di prevenire un calo dell’emoglobina, aumentando così la sicurezza per i donatori ed evitando di effettuare un esame, spesso poco attendibile, quando ciò è responsabilmente possibile. Non di meno, la determinazione dell'emoglobina, presso questo Servizio Trasfusionale, viene effettuata non soltanto alla prima donazione, ma anche su tutti quei candidati donatori,che dalle precedenti analisi denotano valori al limite del range di normalità, oppure in quei donatori che, anche se periodici, non donano da lungo tempo e, comunque, ogni volta che il medico trasfusionista lo ritenga opportuno sulla base della visita e dei dati anamnestici". Dopo una tale risposta, ne ho parlato anche con altri Primari/Responsabili di Centri trasfusionali, i quali, tutti concordi, mi confermavano che la digitopuntura è importante, come d'altronde io ne ero a conoscenza, in quanto nei 90 gg. di attesa per una nuova donazione, non si è al corrente dei miei valori di emoglobina, pertanto è rischioso soprattutto ed inizialmente per me. Mettiamo il caso che io abbia il valore di globuli bianchi alto per una infezione o la percentuale di emoglobina basso per altri problemi, come fanno a saperlo se mi fanno donare immediatamente senza la digitopuntura????? Sarei contento se potessi avere una valida e certificata risposta a livello medico, poichè ho forti dubbi su questa “procedura”.