Riteniamo, anche se è necessario un più ampio set di informazioni cliniche, che l’aumento della bilirubinemia non sia legato alle alterazioni (lievi) delle aminotransferasi. Il primo fenomeno infatti può essere interpretato quale condizione costituzionale, benigna e senza conseguenze, che viene detta sindrome di Gilbert, per la quale non è necessario intraprendere alcuna terapia né ulteriori controlli. Invece l’alterazione delle aminotransferasi (anche se di esse non fornisce i valori di riferimento del laboratorio, vairando questi ultimi da labaoratorio a laboratorio) vanno comunque approfondite, mediante, prima di tutto, la conferma ripetendo il tests a distanza di un paio di settimane. Se confermato allora conviene verificare la eventuale presenza delle più importanti cause di danno epatico (assunzione di alcolici, di farmaci, presenza di infezioni da parte di virus epatitici, etc). Quindi controllare ogni mese per 6-8 mesi le aminotransferasi stesse per poi decidere se effettuare una biopsia epatica di ulteriore approfondimento.