Salve, ho 46 anni e ho fatto un eco addome da cui questo è il risultato: Fegato di dimensioni lievemente aumentate con echi di media intensità ed ecostruttura omogenea. Non si apprezzano lesioni di tipo focale. Colecisti distesa, dismorfica, con pareti di spessore conservato e contenuto non omogeneo per la presenza di rari e fini echi sospesi, mobili con i cambiamenti di decubito del paziente, da riferire ad una condizione di sabbia biliare. La VBP si presenta di calibro regolare (diametro massimo 4-5 mm) e non è presente estasia delle VBI. Vena porta di calibro regolare (diametro massimo 11mm); nella norma i vasi dell'asse spleno-portale e le vene sovraepatiche. Pancreas di normale morfologia e volume, ad ecostruttura omogenea, esente da grossolane lesioni espansive. Wirsung di calibro regolare. Nulla a carico dei reni e milza. Regolare il disegno intestinale dell'ultima ansa ilieale che presenta regolare spessore, pluristratificazione ed elasticità parietale. Non si sono evidenziate masse mediche, raccolte asessuali né versamento libero endoaddominale.
PS soffro di reflusso e devo fare piccoli pasti prendo LIMPIDEX a periodi e chiedo se il mio reflusso potrebbe dipendere dal malfunzionamento delle Cistifellea visto che se non prendo URBISORBIL per un periodo sto male con aria e stomaco gonfio, dispnea e dolore a destra sotto le costole. Poi mi domando se il LIMPIDEX potrebbe crearmi problemi nel funzionamento della Cistifellea o altre problematiche gravi se preso per anni ma in periodi alternati. Grazie in anticipo!
Il dismorfismo della colecisti e la bile densa possono teoricamente predisporre alla colelitiasi ma difficilmente si può affermare che sono la causa del reflusso, caso mai è il disordine motorio dell'apparato digerente "alto" una condizione predisponente. L'ursobil può essere utile a disaggregare la bile densa, ma molte altre sono le condizioni predisponenti per la colelitiasi, la dispepsia ed il reflusso. Quanto al Limpidex è sempre bene non abusarne ed evitare terapie troppo prolungate nel tempo; in ogni caso la valutazione dipende sempre dal quadro clinico e dal giudizio suo medico curante.