il rischio tromboembolico della fibrillazione atriale acuta e cronica.
mi chiamo lorenzo mia madre a 76 anni, 4 mesi fa a avuto una febbrillazione atriale anche con sconpenso cardiaco e quindi e stata sottoposta a terapia coumadin ecc....il giorno 20 marzo e 'stata sottoposta a cardioversione con ripristino del ritmo sinusale, dopo 3 giorni gli e capitato un attacco ischemico transitorio, con momentanea perdita della parola, mezzora, cmq e'stata ricoverata 3 giorni per gli accertamenti, cmq tac negativi non segni di edema o massa! come terapia sta proseguendo con il coumadin, furosemide 25 2 al di, tareg 80, sequacor2.5 1/2, luvion 50 1/2, cordarone 200mg 5 giorni a settimana, lansoprazolo 30 una al mattino e i vari controlli prestabiliti. Quello che sta prendendo mia madre serve anche per l'attacco ischemico che ha avuto e prevenire futuri attacchi ischemici? grazie per la vostra cortesia
Sua madre ha avuto una piccola embolia cerebrale post cardioversione: puo' succedere. e' indispensabile che continui indefinitamente con il coumadin che serve a prevenire recidive ischemiche. Deve mantenere un INR tra 2.0 e 2.5. Saluti.