Lei ha avuto un episodio di tachicardia e se ne è accorto, quindi questa tachicardia è da considerarsi sintomatica. E’ quindi opportuno, secondo le attuali linee guida, che si faccia una valutazione del rischio di aritmie maggiori. Si rivolga quindi ad un cardiologo con competenza specifica in campo aritmologico: con ogni probabilità le consiglierà, soprattutto se, come suggerisce la sua giovane età, lei conduce una vita attiva, di sottoporsi ad un test con un tentativo di induzione di fibrillazione atriale durante sforzo mediante stimolazione tranesofagea (la cosa è più semplice di quanto il nome fa supporre). Da questa valutazione deriveranno, se sarà necessario, i provvedimenti successivi.