Il rischio che l'azitromicina interferisca con la coltura è basso (deve riferire al laboratorio che l'ha assunta) poiché l'eventuale infezione è chiaramente resistente a quel farmaco (il cui spettro è peraltro limitato e non specifico per infezioni "generiche" delle vie urinarie). Consiglierei anche una spermiocoltura ed un controllo specialistico urologico per sondare eventuali fattori di rischio uro-andrologici. Lei dice chiaramente che il quadro sintomatologico è iniziato con disturbi "all'ultimo tratto digerente". dove i microrganismi sono per l'appunto "enterici" e necessiterebbero di un approccio terapeutico specifico...