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Esperto Risponde

Informazioni su esame istologico

salve vi scrivo l'esito dell'esame isteologico di mia mamma in seguito ad un intervento al colon e chiedo gentilmente alla s.v. a cosa si va in contro e se possibile desidererei una risposta decisa e facilmente capibile da una persona incompetente in materia grazie ecco il referto:adenocarcinoma moderatamente differenziato del grosso intestino,ulcerato,infiltrante il tessuto adiposo pericolo con fronte di avanzamento di tipo infiltrativo.presenze di budding tumorale,stroma desmoplastico. immaggini di angio-linfo invasione e di perineurite carcinomatosa.metastasi carcinomatosa in 4/9 linfonodi pericolici repertati. pt3n2amx stadio 3bmargini di resezione esenti da infiltrazione adenocarcinomatosa
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

Il termine adenocarcinoma significa che si tratta di un tumore nato dalle ghiandole della mucosa (rivestimento interno) del colon, che ha capacita’ di invadere i tessuti circostanti e dare metastasi (colonie tumorali) a distanza.
Il termine pT3 pN2 Stadio 3b, indica che il tumore ha invaso tutto lo spessore della parete del colon e ha dato 4 o piu’ metastasi nei linfonodi (cosiddette linfoghiandole) presenti attorno al colon. Tutte le altre informazioni aggiuntive allo stadio (moderatamente differenziato, budding, invasione angiolinfatica …) forniscono un’idea dell’aggressivita’ del tumore.


Nel complesso la situazione e’ severa, con probabilita’ che il tumore si riformi nell’addome o dia metastasi a distanza superiori al 50%. Questo non significa, pero’, escludere che Sua madre possa guarire completamente dal suo tumore.
Posso immaginare che Sua madre sia anziana e che non sia stata consigliata una chemioterapia postoperatoria a causa dell’eta’. Per pura informazione, per la decisione di consigliare una chemioterapia nell’anziano non e’ cosi’ importante l’eta’ “anagrafica” quanto quella “biologica” (cioe’ le condizioni generali e la presenza o meno di malattie associate – es. cardiopatie).


Inoltre, i tumori del colon-retto possono avere una componente ereditaria che dipende dall’eta’ della paziente, dal tipo istologico e dalla sede del tumore, e dal numero di casi di tumori nella famiglia. Pertanto, i consanguinei di primo grado, come Lei (genitori, figli, fratelli e sorelle), di un paziente affetto da un tumore colo-rettale dovrebbero sottoporsi a una prevenzione con coloscopie periodiche, anche in assenza di sintomi, a partire dai 35 anni circa, sia per la diagnosi precoce di un eventuale tumore, sia, soprattutto, per la diagnosi e il trattamento delle possibili lesioni pre-carcinomatose (polipi).
Se i tumori fra i consanguinei fossero piu' di uno, utile consultare un genetista o un oncologo esperto nei tumori ereditari.

Cordiali saluti.
Dott. Piero Gaglia
Per necessita’ di contatti diretti : e-mail piero.gaglia@libero.it
 

Risposto il: 20 Novembre 2012