Dopo un intervento per perforazione intestinale ad intervento riuscito il paziente è sedato da 10 gg. Le sue condizioni a livello di febbre e pressione arteriosa sembrano normali, la creatinina da valori alti è scesa alla normalità quasi. Il problema è che il paziente è con respirazione artificiale per questo motivo diventa problematico eliminare la sedazione perché i suoi polmoni non rispondono alla respirazione naturale. Cosa consigliate in merito? Il paziente ha 80 anni ed è stato in case protette per problemi psichiatrici.
A distanza di 10 giorni dall'intervento chirurgico non ci dovrebbero esserci più problemi di tipo chirurgico. La respirazione artificiale impone la sedazione. Il problema respiratorio è di competenza anestesiologico ma credo che i colleghi anestesisti proveranno a svezzare il paziente dal respiratore; non credo che ci sia alcuna alternativa a questa strategia.