Cercherò di esprimere alcuni concetti che sono alla base della comprensione del problema. Le patologie possono, in generale, intendersi come "curabili" o "guaribili". Chiaramente quelle "curabili" non prevedono la guarigione bensì, al meglio, il controllo dei sintomi. Quelle "guaribili" otterranno, al meglio, la restituzione alle condizioni precedenti alla patologia stessa. Le interstiziopatie sono appartenenti al primo tipo e, pertanto, sono solo "curabili" allo scopo di contenere i sintomi e sfavorirne la progressione. Come, poi, ben immaginerà, ogni paziente è un caso a parte. Qualcuno disse che non esistono le malattie, bensì i malati! Ecco che la signora presenta altri problemi che, apparentemente, possono sembrare non interferenti con l'apparato respiratorio. La sovradistensione dell'addome, ad esempio, dovuta a qualsivoglia causa, induce una riduzione a volte marcata del movimento diaframmatico. Se consideriamo che il polmone funziona muovendosi, come viene aiutato dalla riduzione dello spazio per farlo?