Salve. Ho 38 anni. Ieri mi hanno dovuto trasportare d'urgenza al pronto soccorso per via dei seguenti sintomi. Ero tranquillamente seduto con mia moglie e mia figlia, quando improvvisamente e dal nulla sento una forte nausea. Al che mi dirigo in bagno per rimettere, per ben 3 volte, a distanza di 15 min l'una dall' altra. Dopo di che mi comincia un inspiegabile formicolio alle mani. ma non il classico in cui perdi la sensibilità a causa di una certa posizione di compressione, ma un formicolio con intorpidimento di tutto l'arto e dei polsi e forti dolori.
L'intorpidimento era tale da non riuscire ad aprire e chiudere le mani e mi portava ad avere un dolore atroce. Poco dopo hanno cominciato anche le gambe e i piedi salendo sino allo stomaco, con la stessa modalità. Al chè non riuscivo nemmeno a restare in piedi, visto che si è aggiunta anche debolezza. Nessun dolore a bocca o testa, riuscivo tranquillamente a comunicare ed ero lucido.
Arrivato in pronto soccorso, continuavano i vomiti. I medici hanno prelevato 3 fiale di sangue la prima volta, effuttuato elettrocardiogramma, flebo e tranquillante. Dopo cinque ore di pronto soccorso le mani hanno ripreso mobilità, cosi gambe e via dicendo. Sono stati effettuati un altro prelievo e un altro ECG, risultando tutto nella norma. Pressione 134/80 Freq. Cadiaca 97 ritmico, Temperatura 36, Saturazione 100. La diagnosi è stata iperventilazione. Visto nessun precedente del genere, è doveroso approfondire con un esame neurologico o cos'altro? Vi ringrazio per la disponibilità e i vostri consigli.
L'iperventilazione si verifica fisiologicamente durante sforzo fisico intenso, quale correre o camminare in salita ripida o effettuare lavori pesanti, ecc. È un evento normale che segue alle richieste muscolari di avere una maggior quantità di ossigeno per svolgere il proprio lavoro. Si verifica anche in seguito a forte stress fisico (vomito) o psichico o entrambi. In questo caso l'iperventilazione porta ad una riduzione della anidride carbonica (CO2) nel sangue per cui si modificano le quote di sali di potassio e di calcio ivi presenti. È quella che si chiama alcalosi respiratoria acuta. Conseguenza sono la comparsa di crampi muscolari come quelli che lei ha lamentato alle mani, ulteriore vomito, e agitazione che porta ad ulteriore iperventilazione e peggioramento, ecc.
La cura più semplice, se dovesse ripetersi l'evento accadutole, è quella di respirare in un sacchetto di carta applicato a naso e bocca, in modo da rirespirare la CO2 emessa e riportare la situazione nel sangue a valori normali. In breve (10-15 minuti) starà meglio. Tutto qui. Tuttavia se il problema dovesse ripetersi, dovrà sottoporsi ad accertamenti per escludere problemi relativi alle concentrazioni di sali di potassio e calcio nel sangue. Il tranquillante che le hanno somministrato è servito a ridurre l'iperventilazione e riportarla a stare bene. Cordiali saluti.