Cara signora la diagnosi di polmonite può spiegare in parte il dolore specialmente se l'infezione è particolarmente periferica e ha coinvolto la pleura. In un soggetto fumatore inveterato il problema viene spesso amplificato dal cumulo di ossidanti (radicali liberi dell'ossigeno) prodotti dalla infiammazione secondaria a questa abitudine viziosa. In genere un controllo radiografico post terapia consente, con la scomparsa di ogni immagine patologica, di affermare che si sia trattato effettivamente di un processo broncopneumonico e non di altro. In caso contrario sarà opportuno un esame più approfondito quale la TAC con mezzo di contrasto ed un eventuale broncoscopia. Gli esami ematologici possono essere in parte di aiuto per la diagnosi. Il dolore toracico, comunque, può permanere spesso per cause diverse. A volte, ad esempio, si creano dei veri e propri tappi di muco in un tabagista con polmonite che creano dolore per fenomeni di trazione nei confronti del tessuto circostante. Pensa, come me, che sia il caso di smettere?