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Esperto Risponde

La citolisi batterica è un fenomeno fisiologico

buonasera
ieri ho letto gli esiti del pap test tutto ok ma nelle note è inserito:citolisi batterica. le chiedo cos'è come si cura e se c'è una causa. altra cosa che mi capita spesso pruriti fastidiosi. ultimamente faccio lavaggi con bicarbonato di sodio ma a volte non bastano.può incidere stress e nervosismo?
distinti saluti
Risposta del medico
Filippo Dall'Orto
Filippo Dall'Orto
Gentile signora, nella donna in età fertile, le cellule dell'epitelio vaginale, sotto lo stimolo degli estrogeni, accumulano glicogeno. La citolisi di queste cellule, che consiste nella rottura della membrana cellulare, con la conseguente liberazione del glicogeno in esse accumulato e la sua scissione in monosaccaridi ad opera di enzimi cellulari, , è favorita dai lattobacilli (i batteri saprofiti della flora vaginale). I lattobacilli, anche noti come bacilli di Doderlein, metabolizzano, poi, il glucosio in acido lattico determinando un abbassamento del pH vaginale a valori compresi tra 4 e 4,5. L'ambiente acido vaginale ostacola lo sviluppo della flora batterica patogena e favorisce la proliferazione dei lattobacilli stessi (per questo detti acidofili), la cui presenza è fondamentale per limitare la crescita di altri batteri, peraltro normalmente presenti nell’habitat vaginale. Riguardo ai pruriti che riferisce, questi potrebbero essere dovuti alla presenza di altri microrganismi, non rilevati al Pap-test, oppure semplicemente alla presenza di leucorrea (secrezioni vaginale), dovutea magari alla presenza di un ectropion. Le consiglio comunque di eseguire un esame colturale del secreto vaginale per escludere la presenza di infezioni: anche piccole quantità di candida albicans possono determinare un'infezione cronica, che può manifestarsi con la sola comparsa di prurito, tipicamente nel periodo premestruale. Anche altre cause aspecifiche possono determinare stati flogistici a livello vulvare, come ad esempio l'utilizzo di indumenti stretti o colorati oppure l'uso di assorbenti non ipoallergenici. Risposta a cura del Dott. Francesco Guida, Dirigente Medico U.O.C. Ginecologia ed Ostetricia, A.O.R.N. "A. Cardarelli" - Napoli
Risposto il: 03 Aprile 2008