la situazione che descreive è frequente quando il rapporto madre- figlia/o non evolve in modo armonico e non permette di raggiungere una reciproca autonomia psicoaffettiva.
la dipendenza della figlia nei confronti della madre (e della madre nei confronti della figlia) non è mai positiva perché determina aspettative e sensi di colpa.
lei ha diritto di vivere la sua vita e deve, con affetto ma con altrettanta fermezza, convincere sua madre ad accettare la situazione.
non si senta in colpa! e suggerisca piuttosto a sua madre di affrontare il problema non appoggiandosi a lei, ma eventualmente facendosi aiutare da un medico-psicoterapeuta che saprà sicuramente (magari all'inizio anche con l'ausilio di una cura farmacologica) darle nuovi stimoli e anche il piacere di poter gioire per la felicità della propria figlia :-)
è giunto il momento di assumervi reciprocamente la responsabilità delle vostre scelte e di tagliare questo troppo persistente cordone ombelicale