La domanda è la seguente: mio nonno, 85 anni, è stato ricoverato un paio di mesi fa all'ospedale di Lecco per miocardite con
Scompenso cardiaco ed è stata diagnosticata l'insufficienza operativa della valvola umana impiantata 10 anni fa.
La cura a base di
Antibiotici per circa 5 settimane (ultimata all'ospedale di Bergamo presso il quale è stato trasferito l'ultima settimana in condizioni in fase di peggioramento, per essere seguito dal Prof. Tiraboschi, che lo aveva operato 10 anni or sono) ha avuto l'effetto di risanamento della valvola, diminuzione dell'anemia ma peggioramento dello scompenso cardiaco (funzionamento attuale del
Cuore al 30%) e problemi renali (ora in via di netto miglioramento). Ci è stato detto che l'unica soluzione è il trapianto di cuore che a quell'età è impossibile. Vorrei un parere personale a riguardo in quanto non sono convinto di questa osservazione: non è possibile operare in maniera microinvasiva , mi pare che le attuali tecniche lo consentano laddove si identifica bene qual'è il problema. grazie. saluti, Luca, Mandello del Lario (Lecco)