Questa relazione che cita si rifà ad un modello storico di interpretazione dei rapporti tra assi neuroendocrini e danno neurologico da stress.
Credo sia abbastanza valido, però, per fortuna, in medicina ogni caso clinico è cosa specifica, per cui non mi "fascerei la testa". Tenga anche presente che il cervello di un ragazzo ha capacità di plasticità cerebrale enormi, per cui anche in caso di lesioni le possibilità di recupero sono prossime al 90%. Una volta appurato che non siano più in atto fenomeni nocivi, non le rimane che sforzarsi ad esercitare le sue facoltà intellettive.
Saluti