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Esperto Risponde

la relazione c'è, ma...

Gentile dottore le scrivo per un problema di memoria. Circa 4 anni fa per curare un'anemia assunsi alte dosi di acido folico (N5-metiltetraidrofolato di calcio pentaidrato) per 3-4 mesi, durante i quali sì migliorai l'emocromo ma ebbi disturbi ormonali, compreso un forte innalzamento del cortisolo, e dimagrimento. La ginecologa cui mi rivolsi mi consigliò di smettere col farmaco, e provare successivamente a rifare le analisi e rivolgermi ad un endocrinologo. Con l'interruzione del farmaco ebbi forti segni di cedimento fisico, stanchezza, perdita di memoria disturbi dell'orientamento, arrivai a perdermi sotto casa. Pian piano ho migliorato le mie condizioni fisiche, i valori nel sangue sono tornati in regola, ma la memoria ancora scarseggia. Io sono una studentessa, e ancora oggi a quasi 5 anni dall'evento ho molte difficoltà a ricordare ciò che studio: leggo, sottolineo, capisco riassumo: ma chiuso il libro, non so più cosa c'è dentro, non vedo nulla davanti agli occhi della mente. Il cervello mi pare sempre mezzo addormentato. Tutti questi problemi prima non li avevo affatto! Ho chiesto un parere al medico di famiglia, che mi ha detto che col tempo avrei recuperato, naturalmente. In giro ho letto però che il cortisolo alto danneggia l'ippocampo e mi chiedevo se non fosse questo ciò che è accaduto a me e come e se si possa fare qualcosa senza peggiorare le cose... grazie per l'attenzione!
Risposta del medico
Dr. Massimo Barrella
Dr. Massimo Barrella
Specialista in Neurologia
Questa relazione che cita si rifà ad un modello storico di interpretazione dei rapporti tra assi neuroendocrini e danno neurologico da stress. Credo sia abbastanza valido, però, per fortuna, in medicina ogni caso clinico è cosa specifica, per cui non mi "fascerei la testa". Tenga anche presente che il cervello di un ragazzo ha capacità di plasticità cerebrale enormi, per cui anche in caso di lesioni le possibilità di recupero sono prossime al 90%. Una volta appurato che non siano più in atto fenomeni nocivi, non le rimane che sforzarsi ad esercitare le sue facoltà intellettive. Saluti
Risposto il: 19 Settembre 2011