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Esperto Risponde

la tachicardia può ritenersi precursore attendibile di un attacco?

Gentili dottori,sono una ragazza di 21 anni che purtroppo ha scoperto gli attacchi di panico precocemente (all'età di 12/13anni).Ho sempre convissuto con questo problema accettandolo e sdrammatizzandolo tanto che per molto tempo era quasi scomparso.Oggi invece mi ritrovo a scrivere qui in preda all'angoscia a seguito di alcuni eventi "strani" verificatisi quest'anno che mi hanno portato a riflettere sia sulla mia salute fisica che mentale e a riabilitare la tesi del DAP.Verrò subito al dunque: l'evento che si è scatenato per primo e con una certa intensità ebbe luogo in un centro commerciale, lì ero con il mio ragazzo quando ad un tratto avvertii un attacco tachicardico seguito da pallore, brividi di freddo, strani brividi alla testa (mi sembrava di essere in un aereo durante la fase del decollo), senso di ovattamento e distacco e, non di meno, da un urgente bisogno di andare al bagno.Sono letteralmente fuggita e il tutto si è risolto dopo 5 min durante i quali questi disturbi comparivano e scomparivano.Ne ho avuto un altro, questa volta di sera e in spiaggia, che si è verificato allo stesso modo: iniziato con della tachicardia si è prolungato con i soliti brividi, con la sensazione di freddo e leggero offuscamento della vista e la sensazione che qualcosa di catastrofico fosse imminente.Dall'infanzia fino a qualche anno fà sono stata molto seguita in merito di cuore (ho eseguito un holter, più elettrocardiogrammi , ECG..ecc risultati tutti negativi) però questi eventi mi hanno portato a rivalutare la sua salute!Mi chiedevo ,a questo punto, se sintomi di questo genere possono rientrare in un attacco di panico e se questo può iniziare da un attacco tachicardico?! Grazie per la cortese attenzioneCordiali saluti
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia
Sarebbe necessaria una approfondita anamnesi che definisca in dettaglio il quadro della situazione. Pur non avendo le necessarie informazioni per sostenere se si tratta di panico o meno, mi sento (per il momento) di escluderlo. Tuttavia, provando a mettermi nella tua condizione, non posso certo escludere il forte senso di angoscia che tu stai provando. Da quanto riferisci, vi sono stati altri momenti (all'età di 12-13 anni) in cui hai scoperto gli attacchi di panico. Non è dato sapere se essi sono stati diagnosticati da uno specialista oppure sono stati definiti come tali da te o altre persone. Gli episodi recenti, secondo me, dovrebbero essere approfonditi soprattutto alla luce della medicina generale, in quanto - intuitivamente - penserei più a una leggera disfunzione metabolica (forse legata ad una condizione di affaticamento psico-fisico) o comunque a qualche lieve disfunzione che potrebbe essere posta in relazione con lo stile di vita. Nel caso non vi fossero evidenze mediche come quelle da me accennate, allora si potrebbe con convinzione considerare il caso più attentamente da un punto di vista psicologico e psicoterapeutico. Aspetterei comunque a pronunciarmi e rimango a tua disposizione per eventuali altre comunicazioni. Con molta cordialità Dott. Tripeni
Risposto il: 02 Settembre 2011