le cure ci sono ed esiste anche la possibilità di diagnosi precoce per prevenire i danni.
Le giro un comunicato stampa di un mio compagno dell'università con alcuni riferimenti se ne avesse bisogno.
Comunicato stampa Milano, 12 ottobre 2009
12 ottobre 2009 - Giornata Mondiale delle Malattie Reumatiche
Il decalogo per la diagnosi precoce
delle malattie reumatiche
Carla Fracci testimonial della Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite
Sono i dieci sintomi più comuni delle malattie reumatiche. Riconoscerli e giungere al più presto a
una diagnosi sono fattori essenziali per limitarne i danni e curare al meglio i malati. Con questi
obiettivi la Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite (FIRA), in occasione della Giornata
Mondiale delle Malattie Reumatiche, firma il decalogo per la diagnosi precoce delle malattie
reumatiche.
Il decalogo vuole rappresentare un aiuto concreto all’individuazione di queste malattie, come
sottolinea il professor Carlomaurizio Montecucco, Presidente della SIR “Gli strumenti di cura sono
migliorati, ma la gestione di queste patologie è diventata più complessa, per questo è importante
che i medici di famiglia e i pazienti riconoscano le specifiche competenze del reumatologo e
sappiano individuare i sintomi che richiedono un approfondimento specialistico”.
Subdole e silenziose, le malattie reumatiche consumano a poco a poco la cartilagine e i tessuti vicini
senza dare inizialmente segni evidenti di sé. Poi all'improvviso si manifestano con dolore alle
articolazioni, cui seguono le prime difficoltà nel movimento. Se non curate, possono portare
progressivamente all'invalidità.
Carla Fracci, una testimonianza del mondo della cultura e dell’arte internazionali, ha scelto di dare
il suo contributo a sostegno di FIRA, una Onlus fondata da SIR per raccogliere fondi per la ricerca
sull’artrite: “Desidero contribuire a promuovere e stimolare la ricerca sull'artrite perché
danneggia le articolazioni, compromettendo anche gravemente la vita, l'autonomia e le capacità
lavorative di chi ne soffre".
Nonostante negli ultimi anni la ricerca nel campo delle malattie reumatiche abbia compiuto enormi
passi avanti, sia nella conoscenza delle cause sia nelle terapie, bisogna continuare a sostenerla,
come sottolinea il professor Stefano Bombardieri, Vicepresidente di FIRA “La ricerca medicoscientifica
rappresenta il nostro obiettivo primario. Attraverso sovvenzioni a studi scientifici e
borse di studio la Fondazione è impegnata nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura di tutte le
patologie reumatiche”.
“Per le persone affette da malattie reumatiche una diagnosi corretta e tempestiva può cambiarne il
destino“ dichiara Antonella Celano, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Malati Reumatici –
ANMAR. “La ricerca riapre la speranza in quanti oggi vivono con queste malattie e vorremmo che
questa attenzione venisse non solo ad opera di una Fondazione privata, ma anche dalle istituzioni”.
Il decalogo per la diagnosi precoce
delle malattie reumatiche
Prof. Carlomaurizio Montecucco – Università di Pavia
Presidente Società Italiana di Reumatologia
In presenza di uno o più di questi sintomi è bene rivolgersi al medico di famiglia che
deciderà per un'eventuale visita specialistica reumatologica.
1. Dolore e gonfiore alle articolazioni delle mani e/o dei polsi che persiste da più di tre
settimane.
2. Rigidità articolare che dura più di 1 ora al mattino, dopo il risveglio.
3. Gonfiore improvviso, associato o meno a dolore e arrossamento locale, di una o più
articolazioni in assenza di trauma.
4. Arrossamento al viso, su naso e guance o attorno agli occhi, peggiorato
dall’esposizione solare anche lieve e associato a dolori articolari.
5. Pallore improvviso e persistente delle dita delle mani all'esposizione al freddo o per
variazioni climatiche o per emozioni.
6. Sensazione di secchezza o di sabbia negli occhi associata a secchezza della bocca e a
dolori articolari o muscolari.
7. Nel giovane: dolore di tipo sciatico fino al ginocchio che va e viene, cambiando anche
di lato, che aumenta durante il riposo notturno e si attenua con l'attività fisica.
8. Nell’ultracinquantenne: improvvisa comparsa di dolore ad entrambe le spalle, con
impossibilità di pettinarsi o allacciare il reggiseno, ed alle anche con difficoltà ad
alzarsi da una poltrona, specie se accompagnato da mal di testa e calo di peso.
9. Nella donna in post-menopausa o nel paziente che assume cortisone: dolore improvviso
alla schiena particolarmente dopo uno sforzo o il sollevamento di un peso.
10. Nei soggetti affetti da psoriasi o con familiari affetti da psoriasi: comparsa di dolore alle
articolazioni o alla colonna vertebrale o al tallone.
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