Gentile signora, è verosimile che le lesioni descritte alla PET siano secondarismi (cioè metastasi) linfonodali del tumore prostatico che era già in ripresa biochimica di malattia (essendo il PSA > 0,20 ng/ml nonostante il blocco androgenico totale).
Lo specialista che lo ha operato potrà consigliarle la terapia più appropriata magari di concerto con l'oncologo se un tentativo con sospensione e ripresa dell'antiandrogeno (Androcur) dovesse essere già stato effettuato o non fosse efficace.
Cordiali saluti