Salve vorrei raccontarvi la mia storia nata lo scorso anno.
Sono una ragazza di 23 anni e da lo scorso anno ho iniziato ad avere una serie di sintomi all'inizio incomprensibili poiché nati da un giorno all'altro, e tutt'oggi mi creano oltre ad un disagio fisico ancora un punto di domanda. Lo scorso anno mi sono svegliata durante la notte con un dolore al braccio che si irradiava fino alla mano, il dolore sembrava come se mi fossi rotta i tendini delle dita. Non riuscivo a muovere la mano poiché la sentivo addormentata e formicolava. Vado in ospedale e mi fanno una risonanza cerebrale per escludere patologie neurologiche. In più una risonanza al rachide cervicale per controllare se lo stato parestetico e i miei problemi potevano essere scaturiti dalla cervicale appunto.
L'unica cosa trovata nella cervicale è un iniziale rettilizzazione, (premetto anche di avere la scoliosi). Escludono tutto e i miei sintomi iniziano a peggiorare. Sentivo dolori alla testa tanto da non riuscire a muovermi, dolori al viso sulle tempie, dolori alle spalle con contratture sulle spalle dolori al tratto cervicale come se fosse sempre contratto, difficoltà a deglutire e a parlare. Decido di orientarmi verso un fisiatra, mi dice di essere molto contratta e si inviare a fare una ginnastica posturale. Inizio questa ginnastica ma i miei problemi non migliorano, anzi per un periodo erano anche peggiorati. Mi dicono di rivolgermi ad un dentista e da uno gnatologo poiché i miei problemi potevano derivare dalla mia malocclusione.
Così mi rivolgo ad uno gnatologo che alla prima visita insieme a un chirurgo maxillo facciale mi dicono che avrei dovuto operarmi per via della mia mandibola/mascella inferiore troppo indietro rispetto a quella superiore. Il panico più totale ma non mi fermo e cerco altri pareri e consulti. Arrivo da un'altro dottore che guardandomi e in base alle mie sintomatologie mi dice che secondo lui soffro di DCCM.
Mi faccio spiegare cos'è, secondo lui sono troppo giovane per un operazione di riposizionamento mascellare. Così cerco di nuovo un'altra dentista, continuando comunque ad avere una sintomatologia meno forte rispetto all'inizio. Senza parestesia al braccio e alla mano, ma con dolore tra le tempie e gli zigomi, dolori ai denti, difficoltà a parlare, contratture alle spalle al collo...Questa nuova dentista mi sconsiglia anche lei l'operazione poiché tramite lastre ed esami si accorge che il mio condilo é lussato, e secondo lei il mio corpo ha questa predisposizione a lussarsi. Mi prende comunque le impronte per un bite rigido superiore poiché secondo lei prima di ogni manovra ortodontica bisogna togliere il dolore. Ho una malocclusione di seconda classe tendendente scheletrica. Secondo voi cosa è più giusto fare? Sono confusa e la mia qualità di vita non è più la stessa, amo cantare e ora non posso più farlo, oltre a tantissime altre cose, ho anche difficoltà nel concentrarmi. Secondo voi qual'è la strada migliore? Grazie in anticipo
Salve, sicuramente è un caso multifattoriale e complesso ,per quello che si può capire senza averti visitato,un bite sembra la soluzione iniziale più consona,per poi intraprendere una terapia risolutiva,saluti bp