metastasi epatiche da ca del colon da valutare con l'oncologo
Buonasera, dopo tanto tempo ho deciso di scriverVi. Lo scorso febbraio è stato diagnosticato a mia madre un'adenocarcinoma al colon (chiamato dai medici anche"eteroplasia del sigma") con metastasi epatiche non operabile. Non operabile perchè più o meno riguarda tutto il fegato. Da allora ha iniziato la chemioterapia con infusione in clinica ogni 14 giorni circa, combinata ad una settimana di Xeloda, una pausa di altrettanti 7 giorni e poi di nuovo l'infusione. Dopo il primo ciclo i risultati sono stati positivi, le metastasi al fegato più grandi si erano rimpicciolite del 30%. Giovedì prossimo avremmo l'esito della 2a tac e spero tanto che anche stavolta le notizie siano buone. Inutile dire quanti ma quanti effetti collaterali ha dovuto e continua a sopportare mia madre con la chemioterapia ma non c'è un'altra soluzione, i medici, quando le hanno diagnosticato questa bestia, hanno detto che dovrà conviverci...mia madre ha 57 anni compiuti lo scorso gennaio, certo sapevo che non fosse immortale, ma non potevo immaginare cosa avremmo dovuto patire. Eppure i risultati della prima tac hanno dimostrato che il farmaco sta reagendo bene...lei sta continuando con la chemioterapia...allora perchè "dovrà convinverci"? non potrebbe continuare a regredire fino a scomparire? Inoltre temo anche che, essendo l'ultima di 3 figli, la mia famiglia mi stia deviando la visione della realtà...ho 21 anni, non sono una bambina. Mi ripetono che è stato preso in tempo...ma come può essere preso in tempo un tumore con metastasi non operabile? è vero che la fonte (quello al colon) è molto piccolo visto che hanno dovuto scovarlo attraverso una colon-scopia poichè con la tac non era visibile ma, non può essere operata e, gli stessi medici, a quanto ne so, non hanno ipotizzato un'operazione in futuro...informandomi su internet dicono che "la migliora cura sia quella chirurgica" e, sempre attraverso queste fonti, credo che ciò che ha mia madre sia al IV stadio...mi aiuti per favore ad avere una visione più chiara della situazione.La ringrazio anticipatamente.Distinti saluti.
Risposta del medico
Dr. Massimo De Luca
Specialista inGastroenterologia
La patologia che riporta nel quesito richiede una competenza specifica da parte dell'oncologo il quale è il principale specialista che dovrà stabilire il miglior programma terapeutico da far seguire.