Non ha specificato per quale motivo è stato sottoposto alle angioplastiche né il tipo di stent utilizzato (medicato oppure no). Gli esami che ha elencato sono in grado di verificare (alcuni da un punto di vista anatomico, altri da un punto di vista funzionale) lo stato delle coronarie ma l’indicazione ad effettuare uno degli esami suddetti a distanza di 2 anni dalla procedura deve essere guidata dalla clinica (ha sintomi oppure no?). Nel frattempo un accurato controllo di eventuali fattori di rischio (ad esempio sovrappeso, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, sedentarietà) e l’effettuazione puntuale della terapia prescritta, è quanto di meglio lei possa fare, ovviamente in collaborazione con il suo medico di fiducia, per garantire nel tempo un ottimo stato delle coronarie.