La terapia di “profilassi” antitrombotica era corretta, ma essa riduce – e non annulla – la possibilità della trombosi venosa, per cui che essa si sia verificata è spiacevole, ma non frutto di un errore di condotta medica. Il rischio della trombosi venosa è quello dell’embolia polmonare, ma questo non sembra essersi verificato, dato che non ha descritto dei sintomi che facciano pensare a questo. La terapia in corso, con dosi elevate di Clexane che danno un effetto “coagulante” più marcato rispetto alle dosi di “profilassi” inizialmente praticate, dovrebbe quanto meno stabilizzare il trombo, se non farlo regredire. L’esame appropriato è un altro ecodoppler, che farei dopo i primi 20 giorni di terapia: se dovesse mostrare ancora aspetti di trombosi, passerei alla terapia anticoagulante orale con Coumadin o Sintrom