Mia madre di 62 anni è portatrice di pacemaker da circa 25 anni (a seguito di continui arresti cardiaci all'età di 37 anni). Da qualche anno inoltre è in cura per artrite reumatoide. A gennaio ha avuto un infarto molto leggero ed è stata sottoposta ad ecodoppler e coronografia. Scrivo più sotto l'esito degli esami. ECOCARDIOGRAMMA COLORDOPLER: L’esame condotto per approccio parasternale, apicale e sottocostale ha messo in evidenza un aumento del diametro del
Ventricolo sinistro (DTD=61 mm) che ha spessori parietali ai limiti superiori della norma (setto e p.post.=10.5 mm); ipo-acinesia della punta e dei 2/3 apicali del setto ed ipocinesia delle restanti porzioni del ventricolo sinistro; la contrattilità globale è ridotta (FE=40%), Lieve dilatazione dell’atrio sinistro (41mm).
Nella nomra il diametro delle sezioni destre e della radice aortica (38 mm). Calcificazione dell’anulus mitralico. Le cuspidi valvolari aortiche sono fibrocalcifiche, ma con buona apertura dl box aortico in sistole. Nelle sezioni destre è presente catetere elettrostimolatore. All’esame ecocolor doppler gli indici della fase diastolica sono alterati per riduzione della
Compliance. Insufficienza mitralica (++). Lieve aumento della pressione media polmonare calcolata con il metodo dell’accelerazione. CONCLUSIONI: MIOCARDIOPATIA DILATATIVA IPOCINETICA. CORONAROGRAFIA: Diagnosi di dimissione. Cardiomiopatia dilatativa. Non stenosi coronariche. Funzione ventricolare sinistra depressa. La ventricolografa sinistra ha mostrato diffusa ipocinesia con funzione globale depressa; frazione di eiezione 35%. Privo di complicanze il decorso
CLINICO. L’ecocardiogramma pre-dimissioni ha evidenziato dilatazione ventricolare sinistra (dTd 56mm; sd 10mm) con diffusa ipocinesia e funzione globale depressa; frazione di eiezione 25%. Rigurgito mitralico lievee. Non asincronia significativa. Quali cure deve fare per questa MIOCARDIOPATIA? quante speranze di vita ci sono? E' vero che l'unica soluzione è il trapianto se il cuore non arresta la sua crescita? Quali sono i centri in Italia che curano al meglio questa malattia?