La fibrillazione atriale è un’aritmia piuttosto frequente nelle persone oltre i 65 anni e maggiormante in chi soffre di diabete, ipertensione, ipotiroidismo. La cardioversione elettrica, in un caso come questo che persiste da due mesi, è l’unica forma di terapia, previa anticoagulazione come prescritto. E’ bene che sappiate anche che prima della cardioversione elettrica sarà necessario anche un eco transesofageo. L’altra possibilità sarebbe mantenere un buon controllo della frequenza cardiaca, come deciso dal primo cardiologo, anche se va valutata comunque una terapia anticoagulante. Quindi, riassumendo: entrambe le decisioni hanno una giustificazione logica, ma è opportuna la terapia anticoagulante in entrambi i casi.