Mia nonna, una donna di 76 anni con diabete mellito insulina-dipendente, (dopo una colonscopia dovuta a dolori addominali) da quasi un mese manifesta sintomi strani, quali: gonfiore addominale, stanchezza, inappetenza, disturbi digestivi, senso di nausea, vomito. La
Terapia consigliata dai medici era a base di enzimi proteolitici, farmaci che aumentano la motilità gastrica e simili. Questa terapia le ha consentito di evacuare urine e feci in quantità quasi costante. Purtroppo però, non vedendo alcun risultato, i medici ci hanno consigliato di tenerla 2 giorni a digiuno e di somministrarle flebo di: fisiologica con Debridat, glucosata con insulina e poi di nuovo fisiologica. dopo la seconda flebo ha però avuto una crisi ipoglicemica (valori Glu: 41). Le abbiamo subito somministrato zucchero ed è stata prontamente portata in ospedale, quasi priva di sensi. Lì è stato fatto il necessario per portare la glicemia a valori normali; ma dopo una ecografia i medici ci hanno detto che l'addome era pieno di liquido (almeno 5 litri). E' stato fatto un esame emocrocitometrico e epatico, il quale è risultato perfettamente nella norma (solo l'azotemia era un po' alterata). La prima, e ancora ipotetica,
Diagnosi è
Ascite. I medici hanno così deciso di provvedere domani con una paracentesi, per poter definire meglio la diagnosi. A questo punto, io vorrei chiedervi (essendo una quasi-laureanda della facoltà di scienze biologiche N.O.): è possibile che valori epatici come GOT, GPT, gammaGT ecc... risultino perfettamente normali in pazienti affetti da ascite? Qual è il quadro clinico e soprattutto scientifico dell'ascite o meglio quali sono i valori che risultano alterati a seguito di una diagnosi quale è l'ascite? Certa di un benevolo e pronto accoglimento della mia istanza, colgo l'occasione per porvi distinti saluti e ringraziarvi anticipatamente. Floriana P.