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Mio padre, 62 anni, affetto da epatite b da circa

Mio padre, 62 anni, affetto da Epatite B da circa 20 anni, ha ora (settembre 2005) sviluppato un epatocarcinoma di tipo infiltrante all'VIII segmento (ormai di circa 10 cm) con trombosi parziale della Vena porta. Dopo vari tentennamenti dei medici che ormai lo seguono da anni, solo alla fine del mese di novembre ci è stata comunicata la diagnosi, peraltro con poca chiarezza. Abbiamo allora deciso di rivolgerci altrove; sembra che l'unica terapia praticabile allo stato attuale sia la chemioembolizzazione, che dovrebbe iniziare chissà quando. Vorrei sapere se è possibile che con tutti questi ritardi la situazione, prima ancora "curabile" sia degenerata in modo ormai irrimendiabile e se con la Chemioembolizzazione di possono ancora avere risultati apprezzabili... vorrei tanto che il mio papà potesse vivere ancora un po'.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Il tipo di patologia che è stato diagnosticato a suo padre non presenta una evoluzione veloce. Pertanto è improbabile che i ritardi nell’effettuazione delle procedure terapeutiche possano avere determinato una “degenerazione irrimediabile”. E’ comunque impossibile fare delle previsioni in casi simili, soprattutto poi se non si conosce per esteso la storia clinica del paziente e le sue condizioni attuali.
Risposto il: 14 Dicembre 2005