Non ci è possibile giudicare la terapia che il medico curante sta effettuando su suo padre, in quanto solo dall’analisi complessiva dei dati clinici si può stabilire il meglio che è possibile fare. Mancano poi gli elementi clinici indispensabili per una valutazione della gravità clinica e della conseguente prognosi della malattia. Infatti, nel caso di suo padre ci si può giovare della classificazione di gravità seconda il punteggio di Child, che va da un minimo di 5 fino a 15, suddiviso in 3 classi (A, B e C), a progressiva peggiore prognosi. Tuttasvia esso si basa su 2 caratteristicche cliniche (ascite ed encefalopatia) che sembrano assenti in suo padre, e 3 valori biochimici (bilirubinemia, albuminemia, tempo di protrombina) che sono assenti dai dati che riporta.