1) purtroppo le aspettative di vita in assenza di intervento non sono favorevoli, in queste condizioni; deve essere chiaro – e certamente questo vi è stato detto – che anche l’intervento è molto rischioso, ma se le condizioni generali del paziente non sono proibitive questa possibilità deve essere valutata; 2) non credo che possano essere attese variazioni “in meglio” del quadro ecocardiografico, quindi l’esame può essere ripetuto – poiché non è invasivo – ma non porterà contributi decisionali ulteriori; in altri termini, si deve decidere adesso il da farsi; 3) più che una riparazione, oggi alcuni Centri stanno sviluppando procedure interventistiche percutanee per il trattamento della stenosi aortica; tuttavia, nel caso specifico, le cose sono complicate dalla coesistenza della severa insufficienza mitralica, che rappresenterebbe comunque un problema residuo.