La patologia del papà è certamente delicata poiché l’evoluzione dell’infarto di cui ha sofferto è stato verso una cardiopatia dilatativa. Questa patologia espone maggiormente ad aritmie maligne con possibilità di morte improvvisa; in tal senso è stato adeguatamente protetto con l’impianto di un defibrillatore. Il fatto che, a quanto mi è parso di capire, il defibrillatore sia intervenuto fa pensare ad una possibile evoluzione della malattia. E’ consigliabile approfodire mediante esami strumentali (che probabilmente avrà già fatto) quali l’ecocardiogramma, eventuale eco-stress se indicato e rivalutazione dell’albero coronarico e del funzionamento del by-pass (sempre se indicato). Faccia comunque riferimento al cardiologo curante.