I dati che Lei fornisce sono probabilmente riconducibili ad un dosaggio eccessivo di farmaci ipotensivi. Ne parli con il suo cardiologo che modificherà la posologia ed eventualmente l’orario di somministrazione dei farmaci e, valutando la coronarografia ed eventuali altri test potrà indicare se necessario un intervento di rivascolarizzazione delle coronarie malate. La presenza di una stenosi coronarica anche critica (oltre il 70%) non è necessariamente predittiva di un infarto nel territorio irrorato da quel vaso. La terapia farmacologica serve per impedire che la malattia progredisca e che il cuore soffra successivi insulti ischemici.
Ritengo, comunque che suo padre debba avere un controllo cardiologico frequente, riferendosi periodicamente ad un cardiologo o centro cardiologico di fiducia.