Salve! Scrivo per mio padre, ha 55 anni. Quest'anno a Gennaio ha avuto un importante ictus ischemico, è stato qualche mese in rianimazione e poi l'hanno trasferito in un centro neurolesi. Qui era migliorato, era riuscito a respirare senza ventilatore ma con l'ausilio dell'ossigeno; inoltre aveva delle emozioni e reagiva ai nostri stimoli.
Una notte i medici ci hanno chiamato riferendoci che aveva avuto un arresto cardiaco ed era di nuovo in rianimazione ma in realtà stava soffocando e loro se ne sono accorti al limite! Da quel momento ha avuto delle mioclonie e non sono riuscite a fermarle, per ora è sedato e gli somministrano alcuni farmaci (come la keppra); ma nel momento in cui i dottori diminuiscono un po' la sedazione queste clonie non fanno altro che aumentare.
Non gli hanno fatto degli esami perché ci dicono che non possono spostarlo. Vorrei il parere di un neurologo, qualcuno che mi dica se si puo fare qualcos'altro! Vi prego in una risposta! Grazie mille.
Al momento, con le informazioni offerte, non pare si possa fare nulla più di quanto viene fatto in unità di rianimazione.