Gentile Signore,
in linea di massima l'ingrossamento prostatico benigno merita di essere curato, e tantomeno fatto oggetto di interventi, non di per sè, ma piuttosto per i sintomi che vi si possono associare. Le terapie attualmente a disposizione sono abbastanza efficaci sui disturbi nell'urinare che accompagnano una parte delle prostate ingrossate, sebbene non tutte. Il vantaggio ipotetico di cure "preventive" è abbastanza sfuggente, anche perché questo costringerebbe ad assumere farmaci per periodi indefiniti senza la certezza di trarne un significativo vantaggio. Nel suo caso specifico vi è un ingrossamento abbastanza modesto che è causa di una iniziale riduzione del flusso e di un piccolo residuo di urina in vescica al termine della minzione, il PSA è ampiamente entro i limiti della norma. Alla sua età, se non avverte disturbi significativi, diremmo che la situazione potrebbe essere semplicemente tenuta sotto controllo annuale, come d'altronde lei sta già correttamente facendo.
Saluti