Nel luglio 2004 ho avuto un ricovero per
Colica epatica. Dopo una settimana sono stato dimesso con diagnosi di "colica coledocica con epatite satellite". L'ecografia evidenziava dilatazione delle vie biliari, ma sia la tac che la colangio-rmn non evidenziarono calcoli. Con ERCP non riuscì incannulazione profonda. Sempre in luglio di questo anno ho avuto un altro ricovero con degenza di tre settimane sempre per colica addominale. Questa volta la colangio-rmn ha evidenziato: "vie biliari intraepatiche di calibro regolare. A livello del terzo medio e del terzo distale del coledoco si rilevano tre microcalcoli del diametro massimo di 4 mm. Brusco restringimento del calibro del coledoco a livello del terzo distale che prosegue assottigliato fino allo sbocco in papilla. Con ERCP effettuato in due sedute (sanguinamento) sono stati asportati i calcoli. Successivamente al primo tentativo ho avuto un rialzo delle amilasi (2500) transitorio. Sono stato dimesso il 4 AGOSTO. Dopo circa 2 settimane ho avuto febbre fino a 39° (durata 24 ore) trattata con antibiotico da medico curante (ipotesi di colangite). Successivamente ho avuto altri 4 episodi colica addominale (ipocon. dx) sempre dopo pasto serale della durata di oltre un'ora, con caratteristiche di minore intensità e durata rispetto a quelli del ricovero. Dopo i primi due episodi ho ripetuto gli esami del
Sangue (il 22 agosto) con esito di: lieve rialzo gpt (x2) e consistente della gamma-gt (x5). Ho l'impressione ora di riuscire solo a mangiare piccole quantità di cibo a pasto per evitare la colica. Chiedo se, in queste condizioni, la
Colecistectomia possa risolvere i miei problemi e se posso sottopormi ad un intervento adesso, anche perchè sono abbastanza debilitato da circa due mesi di dieta forzata. Grazie.