L’enzima LDH catalizza la reazione reversibile dell'acido piruvico ad acido lattico. L'attività plasmatica della LDH è risultante dell'attività di cinque isoenzimi presenti in diversi tessuti, alcuni abbondanti nel miocardio (LDH1), altri nel fegato. L'aumento plasmatico di LDH1 è spesso correlato all'infarto del miocardio, mentre quello delle LDH2 e 3 con quello polmonare. L'aumento, invece, delle LDH4 e 5 sono tipici nelle epatiti virali. Il valore riportato è solo di poco al di sopra della norma e non presenta alcun significato clinico in assenza di altri dati. Per quanto riguarda il valore della bilirubinemia, in assenza di patologie epatiche od ematologiche, può rientrare nella cosiddetta sindrome di Gilbert. Si tratta di una condizione costituzionale del tutto benigna che non richiede alcuna terapia né controlli particolari né è da considerare come un fattore di rischio. Essa è caratterizzata, per l’appunto, da un aumento non eccessivo della bilirubinemia, prevalentemente nella sua quota indiretta. Le rimanenti indagini del sangue (WBC e RBC), globuli bianchi e globuli rossi, sono nei limiti di norma.