Gentile utente, trovo il suo messaggio nella mia cartella personale e pertanto rispondo al quesito tenendo in considerazione due fatti.
Innanzitutto voglio legittimare il suo smarrimento di fronte a quelle che ai suoi occhi appaiono come "stranezze" e le fanno vivere l'ansia di non sapere "davvero più cosa pensare e come aiutarlo".
Successivamente presto attenzione al comportamento del suo bambino che a me sembra abbastanza comune in un piccolo che si trova a vivere una nuova esperienza (ambiente nuovo, persone nuove, ritmi diversi, ecc.). Una condizione esistenziale che di solito mette alla prova anche gli adulti. Pensandoci bene, è come se suo figlio avesse fatto un trasloco e stesse attualmente affrontando quelle difficoltà di adattamento che sonno connesse con questa nuova esperienza. Voglio dire che in tal caso è necessario comunicargli fiducia e soprattutto considerare il suo impegno nell'affrontare questa fatica. Credo che lei possa sentirsi orgogliosa di tutte le conquiste che in questi giorni ha fatto il bambino e fiduciosa nelle sue capacità di crescere ancora.
Rispetto alla sua ansia, vorrei incoraggiarla a sentirsi meno attaccata a suo figlio e meno preoccupata delle sue difficoltà che, per quanto mi dice, sono solo difficoltà di adattamento. In questo caso, la gomma o il temperino diventano oggetti importanti che gli permettono di vivere una continuità con l'ambiente scolastico che in realtà è costituito da amici quali i suoi coetanei e compagni di gioco.