Ho l'impressione che, dopo 3 anni, è difficile che una diagnosi di SM rimanga dubbia, specie se, come purtroppo sembra questo caso, la situazione neurologica abbia continuato a peggiorare. La diagnosi di certezza si basa sulla combinazione di una serie di criteri clinici e strumentali, formulate su base sostanzialmente statistica (tipo: se mi capitano nel mazzo tre regine e un asso, sono sicuro di avere X, se mi capitano solo una regina e un asso, sono meno sicuro ma è probabile che io abbia lo stesso X). Il rapporto tra numero delle lesioni evidenti all'RM e condizioni cliniche reali non è mai lineare e preciso, per cui la discrepanza di cui mi parla non è un'eccezione. Che le terapie attualmente disponibili lascino complessivamente a desiderare è il principale motivo per cui oggi tutto il mondo scientifico continua forsennatamente a studiare questa malattia. La rachicentesi è una pratica relativamente semplice e pressochè innocua: se viene platealmente sbagliata le conseguenze sono immediate e assolutamente evidenti. Non esistono in sostanza "mali oscuri" indotti dalla rachicentesi.
Saluti