Buonasera, Più di 10 anni fa ho subito un intervento di ricostruzione del calcagno con viti e ferri, con un importante interessamento dell’osso dell’astragalo. Data la mia azzerata mobilità di inversione, eversione, pronazione e supinazione ho cercato sulla rete come riuscire, anche se non del tutto, il movimento rotatorio della caviglia tramite nuove protesi create appositamente per questo tipo di infortuni/fratture. Vi scrivo per chiedere se, malgrado la mia ovvia ignoranza dell’argomento, applicando una protesi di nuova generazione apposita per la caviglia o che comunque vada a sostituire l’osso, ormai probabilmente compromesso, in questione, io riesca a recuperare in qualche modo il quasi totale movimento dell’articolazione. Entrando ancor di più nell’argomento c’è anche da dire che col passare degli anni la muscolatura e l’articolazione si sono sensibilmente indebolite e vorrei anche capire se, sempre se fattibile, andando a sostituire con una protesi la parte ossea/articolare compromessa io riesca a recuperare anche la tonicità di una volta. Chiedo quindi il consiglio di qualche specialista in merito all’argomento per ovviamente verificare la fattibilità dell’operazione e magari di essere indirizzato ad un centro specifico dell’argomento che possa effettuare un’operazione più all’avanguardia. Ovviamente so bene che sono passati molti anni ma ho sempre la speranza di riuscire a riprendere di nuovo la mia normale vita. Spero vivamente in una risposta confortante. Grazie mille
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad un Centro ortopedico specializzato in problemi piedi e caviglia che possa valutare la fattibilità di una protesi a distanza di così tanto tempo dall'intervento precedente. Solo un accurato esame clinico-strumentale potrà inoltre valutare la capacità di recupero articolare e muscolare.
Cordiali saluti